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Un esperienza fantastica
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Chi sale su un vulcano, la prima volta (e spesso non solo la prima volta ...) rimane certamente affascinato dall'ambiente insolito e lunare, dalla ricchezza di ambienti e di sorprese, dagli stessi panorami dominanti che queste montagne "piramiformi" e in continua trasformazione, possono offrire. Quello che da una foto o da immagini televisive, può apparire sterile, privo di forme di vita e inospitale, (quindi poco attraente) dal vero è tutt'altro. Salire su un vulcano in attività, anche se lo si visita in un momento di calma apparente, lascia la maggiorparte di noi "stregati" dalla potenza e dalla suggestività del suo paesaggio.
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Sulla cima del vulcano
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Raggiungere la vetta è per tutti coloro che vannno in montagna un momento di grande importanza, al quale ognuno sa dare il suo valore imprescindibile dalla propria personalità e dal proprio modus di vivere la salita. Raggiungere la vetta di un vulcano è senz'altro una delle mete più ambite per un geologo-alpinista appassionato di vulcani. Così come già l'ambiente vulcanico in se è ricco di fascino e di "atmosfera selvaggia", la cima di un vulcano spesso ci nasconde una moltitudine di paesaggi, di osservazioni e di sorprese che spesso da sotto non si possono nemmeno immaginare. Spesso, una volta in vetta, ci si rende conto che esiste ancora una meta, ancora un mondo, quello del cratere, con le sue bocche fiumanti, con i suoi laghi, con ghiacciai nascosti o sorgenti termali inaspettate.
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Vulcani in mezzo al mare
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Tra i vulcani più affascinanti ci sono sicuramente quelli che spuntano nel mezzo del mare: montagne che si innalzano dai fondali più profondi, le cui cime fuoriescono dall'acqua e ci permettono di arrivare in barca "quasi in vetta". L'arcipelago delle Isole Eolie per esempio è proprio uno di questi casi, dove vulcani più giovani ed altri più antichi e consumati dalla "storia", giacciono sotto forma di isole allineate una all'altra. Dalle cime dei vulcani è sempre osservabile uno spettacolare panorama sulle altre strutture, circondati dal mare blù, persi tra acqua e cielo.
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Paesaggi suggestivi
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La roccia vulcanica si differenzia in due grandi famiglie: le lave e le formazioni piroclastiche. Le prime danno vita a strutture solide, dure e consistenti; le seconde sono friabili e anche quando sembrano a prima vista compatte, sono facilmente erodibili da parte degli agenti atmosferici. Negli ambienti vulcanici queste due tipologie di roccia si trovano spesso associate, dando vita ad ambienti geologici molto particolari e bizzarri.
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Un brivido nella notte
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Molte eruzioni assumono una magia tutta particolare solamente al tramonto e in seguito quando si è buio. Questo perchè la roccia fusa, fuoriuscendo dalle bocche eruttive raffradda velocemente e perde immediatamente gran parte della brillantezza e della luminosità. Quando tramonta il sole diventano molto più visibili tutte le porzioni di roccia ancora incandescenti che risaltano maggiormente sulla roccia già raffreddata e già scura. Questo ci permette di osservare il fenomeno nella sua grandiosità e di vedere anche da lontano le lunghe colate di lava, nonchè di ammirare spettacolari "fontane" incandescenti ad ogni "sbuffata" di lapilli.
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