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I minerali
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Andando a spasso per le montagne può capitare di osservare alcune porzioni della roccia con aspetto differente o particolare: fessure, vene, buchi, sono caratteristiche presenti in tutte le rocce ma con differente frequenza a seconda degli ambienti geologici e a seconda della storia geologica specifica di ogni regione. Nelle rocce cristalline (nei graniti e nelle rocce metamorfiche degli ambienti orogenetici), durante i lenti movimenti di sollevamento delle montagne, i corpi rocciosi si fratturano e le fratture permettono la risalita di fluidi ricchi di elementi. In questa fase alcuni minerali cristallizzano riempendo le fratture a volte fino a cementarle completamente. In alcuni casi formano vene compatte di quarzo oppure filoni di PEGMATITE (miscele di cristalli di quarzo, feldspato e mica); in altri casi, quando il fluido mineralizzante è più ricco in gas e in elementi volatili, i cristalli si depositano solamente sulle pareti delle fessure o delle cavità della roccia, formando meravigliose druse cristalline (chiamate anche "fessure alpine") e stupefacenti geodi. Tra i cristalli più comuni possiamo trovare ovviamente il quarzo, presente in esemplari di svariate dimensioni (da micrometrici a metrici). Minerali tipici delle PEGMATITI e molto ricercati dai collezionisti sono il berillo (acquamarina), i granati e la tormalina. Nelle "FESSURE ALPINE" delle rocce metamorfiche si formano miscele ricche di elementi diversi, tra cui calcio, ferro e magnesio che danno vita ad interessanti minerali come l'epidoto, la titanite e la vesuvianite.
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